Le leggende e le tradizioni tipiche di Sorrento, le loro manifestazioni oltre che i riti popolari sono divenute espressione di un folclore che non solo è capace di provocare emozioni intense in chiunque abbia la fortuna di assistere ad una loro rappresentazione ma anche di coinvolgere e suggestionare qualsiasi genere di spettatore.
Basti pensare, ad esempio, al calore ed all’ allegria che si possono provare nell’ ammirare assistendo alla rappresentazione di uno spettacolo della Tarantella; a questo genere di manifestazione focloristica se ne accompagnano tante altre ugualmente suggestive anche se con particolarità assolutamente differenti, come le processioni ed i riti della Settimana Santa, a Pasqua.
Ogni anno, infatti, proprio in questa occasione, su Sorrento e la Penisola Sorrentina intera scende un’atmosfera di profondo misticismo: il tutto per effetto delle molte rappresentazioni storiche della Passione di Gesù oltre che dei cortei penitenziali di incappucciati che – accompagnando simbolicamente le statue del Cristo morto e dell’Addolorata – ricordano i momenti salienti della morte di Cristo. Perfino le Chiese, grazie all’ allestimento dei Sepolcri, assumono un diverso tipo di “spettacolarità” che fa passare quasi in secondo piano il loro magnifico aspetto monumentale.
Nel corso dell’ intero anno, invece, è possibile ascoltare leggende e racconti che si perdono nella notte dei tempi ma che risultano ancora attuali e sempre affascinanti. Come quelle che parlano della presenza delle Sirene nei mari della Costiera; oppure gli aneddoti circa le avventure erotiche della Regina Giovanna o , ancora, come quelle che riguardano il mondo dei pescatori che ancora popolano il suggestivo borgo della Marina Grande e tanti altri aspetti della vita cittadina. Senza dimenticare il Natale, coi suoi profumi e sapori, nonchè i suoi imprescindibili riti come il Presepe e la tombola.
Proprio avendo modo di apprezzare il folclore sorrentino, insomma, chiunque avrà la possibilità di percepire, concretamente, l’unicità di un luogo in cui i confini tra mondo reale e mondo “fantastico” diventano qualcosa di impalpabile.