Pur non avendo un antico passato nel campo della produzione delle maioliche, la Penisola Sorrentina ha registrato negli ultimi decenni la diffusione della raffinata arte della ceramica, tipica della vicina Costiera Amalfitana.
Sia pure nel volgere di un breve arco di tempo, infatti, proprio la Terra delle Sirene ha cominciato ad ospitare un numero sempre maggiore di negozi che espongono ceramiche artistiche.
Esse si presentano in fogge e colorazioni che non solo si ispirano alla scuola salernitana ma propongono elementi di originalità.
A fianco alle botteghe di tarsia lignea sorrentina sono sorte quelle in cui sono esposte ceramiche di vario genere: bottiglie, brocche, oliere, vasi, ciotole, boccali, bacili, zuppiere, piatti, portaombrelli oltre che portafiori, lucerne, formelle.
Tutte raffigurano scene di paesaggio o di soggetto profano; abbellite da una gamma di colori e sfumature che spaziano dagli innumerevoli toni di blu e verde, all’ arancio e dal rosso fino a gialli “bruni” la cui bellezza difficilmente può essere spiegata a parole.
Stupendi anche i soggetti raffigurati, capaci di conferire una bellezza unica a questi oggetti.
Tra questi si possono apprezzare motivi floreali che si alternano a soggetti “zoomorfi” i quali ricordano figure mitologiche che – almeno in parte – richiamano quelle di draghi, di uccelli, di animali marini.
La raffigurazione di nuove immagini non ha nulla da invidiare alla riproduzione di disegni capaci di rendere ancora attuali gli antichi soggetti che hanno reso famosa la ceramica vietrese, quella amalfitana e dei paesi limitrofi.
Il tutto ispirato a canoni estetici capaci di interpretare nel più suggestivo dei modi una bellezza che ben si coniuga con quella dei paesaggi della Terra delle Sirene.