Tra le delizie della Penisola Sorrentina offerte dalla Natura, le noci vantano un posto speciale ed è grazie a queste che la nostra terra è famosa fin da tempi remoti. Le testimonianze date dai siti archeologici di Pompei ed Ercolano, infatti, ci raccontano che le noci erano già coltivate ed apprezzate dagli antichi romani.
L’ancestrale legame tra le noci e la Terra delle Sirene potrebbe essere dimostrato anche dal nome di alcune località della penisola stessa: c’è chi suppone, infatti, che l’antica “Caruotto” (ovvero l’attuale Piano di Sorrento) debba il suo nome alla parola greca “Karuòn” che significa appunto “noce”.
A questo frutto vengono attribuiti vari significati, come l’abbondanza e la prosperità: in epoche antiche, le noci venivano lanciate agli sposi (al posto del riso) in segno di buon augurio e di fertilità.
Immancabile prelibatezza soprattutto nel periodo natalizio, le noci cominciano a maturare nel mese di settembre e vengono raccolte nelle settimane successive.
Le noci di Sorrento sono molto apprezzate da chef e pasticcieri per le loro qualità organolettiche e si rivelano deliziose per la preparazione di sughi di vario genere, per dolci e torte, nonché per esaltare il sapore di alcuni formaggi.
In special modo, le noci di Sorrento sono ricercate per la preparazione del “Nocillo”: un liquore dal gusto forte ed aromatico le cui proprietà digestive lo rendono il tocco perfetto per concludere una cena abbondante, nelle fredde sere d’inverno.