La processione nera del Venerdì Santo organizzata dai confratelli dell’Arciconfraternita della Morte, è fra le più antiche tradizioni popolari di Sorrento.
Come ogni tradizione – le cui origini si perdono nei secoli – questa è ancora più affascinante per l’esistenza di racconti popolari tramandati dalle famiglie locali.
Uno di questi, riguarda la statua lignea del Cristo Morto portata in corteo a Sorrento la sera del Venerdì Santo e venerata da tutti i sorrentini.
Di quest’opera d’arte del Settecento non si conoscono l’autore nè la data esatta dell’esecuzione.
Tra leggenda e realtà
Un’antica leggenda racconta che la statua sarebbe stata scolpita da un cavaliere che aveva chiesto rifugio ai confratelli di San Catello.
Una volta riconosciuta la sua innocenza, il nobile scolpì la statua per tenere fede ad un voto.
Nella ricostruzione della vicenda, però, si pensa che il popolo abbia confuso la leggenda con un fatto realmente accaduto, sempre a Sorrento, al famoso artista Nicola Vaccaro.
Questi, per ringraziare i confratelli che gli avevano offerto rifugio nella Chiesa di San Catello nel 1648, arricchì la stessa con statue di notevole pregio.