Nel vasto agrumeto alle spalle della Villa, troviamo la casa colonica che – fino ai primi anni duemila – aveva il suo custode.
Già quando i coniugi Fiorentino acquistarono il fondo per costruirci la propria dimora, la casa colonica risulta nei registri catastali del 1880.
In origine, l’edificio presentava solo il pianterreno con relative stanze per il colono e la sua famiglia; due stalle per gli animali, il bottaio, il palmento e il forno.
Col tempo si provvide a realizzare il piano superiore e, con l’edificazione della Villa principale, furono apportati ulteriori migliorie all’intero stabile.
Il fascino della casa colonica consiste nella presenza di di affreschi lungo tutta la muratura perimetrale superiore, la cui origine è ancora misteriosa.
Resta inoltre un mistero il tema stesso dei dipinti e chi l’ha creati.
Si pensa che i coniugi Fiorentino, appassionati d’arte e sensibili al bello, avessero dato incarico di rendere meno anonimo l’intonaco della casa colonica arricchendolo di decorazioni murali ancora oggi visibili.