Fondazione Sorrento, da sempre, pone particolare attenzione alla valorizzazione del patrimonio culturale, storico ed artistico di Sorrento e dintorni.
Segno tangibile di questa sensibilità verso il territorio, è rappresentato dalla partecipazione fattiva – insieme al Comune di Sorrento – nel finanziamento per il restauro delle due fontane storiche del centro storico Sorrento, quella dello “Schizzariello” e di un’altra presente a via Sant’Antonino.
Nel 2015 sono stati completati, sotto la direzione della Soprintendenza Beni Artistici Storici di Napoli, i lavori di restauro effettuati sui manufatti lapidei delle suddette fontane
La fontana dello “Schizzariello“
La fontana dello “Schizzariello”, a via San Cesareo, grazie a questi interventi di restauro, ha ritrovato la sua immagine originaria.
Sono stati riposizionati i pennacchi e lo stemma cittadino, oggi rifatti, seguendo fedelmente le immagini dipinte da Theodore Duclère nel 1861, in quanto del tutto mancanti: i primi scomparsi già nelle foto del 1890 e lo stemma sottratto presumibilmente intorno al 1960.
Caratterizzata da uno zampillo d’acqua molto debole (ecco perchè “Schizzariello“!), quest’antichissima fontana presenta due creature marine dalle fauci aperte.
Questa fontana per secoli è stata un punto di riferimento per l’area circostante, dominata dal Sedil Dominova, tanto che la zona prese il nome di “Mmiez’ o’ Schizzariello” e lo conserva a tutt’oggi.
Un aneddoto piuttosto recente racconta che la fontana, in realtà era originariamente collocata accanto al sedile nobiliare.
Nel secondo dopoguerra fu spostata di un centinaio di metri, pare da un amministratore comunale, per il solo piacere di averla accanto alla sua abitazione.



La fontana di Sant’Antonino
Questa fontanina, oggi installata in via S.Antonino, in tempi antichi aveva tutt’altra collocazione.
Infatti, come testimoniato da alcuni dipinti di Giaginto Gigante, Duclère e Pompeo Correale, questa si trovava sul ponte d’ingresso a Sorrento in piazza Castello (l’attuale piazza Tasso).
Poi, con l’apertura del Corso Italia nel 1886, la fontana fu smantellata e alcuni anni dopo installata in un diverso punto della piazza.
L’intervento di restauro prevede due aperture laterali nel vallone retrostante, recuperando così lo sfondo che gli era proprio prima del suo trasferimento.

