I luoghi e le case di villeggiatura, in particolare a Torre del Greco e a Castellammare, rientrano fra i soggetti preferiti da Curcio, soprattutto negli ultimi anni del suo percorso artistico.
Ritroviamo scene in giardino dove lo spazio talvolta viene sondato attraverso il gioco geometrico delle sedie a sdraio, o luoghi appartati della casa, con finestre che si affacciano sul verde per cogliere suggestivi effetti di controluce.
La penombra determinata dal controluce offre a Curcio la possibilità di indagare una serie di sottigliezze luministiche.
La tendenza a studiare l’ombra per comprendere le modulazioni della luce, torna molto accentuata nell’ultimo periodo, quando Curcio decide di dedicarsi ai notturni.
Le rappresentazioni di notte costituiscono una sfida alla stessa tradizione del moderno, che deriva dall’Impressionismo.
Più graditi al pubblico sono invece le scene di nudo improntate a una sorta di erotismo casalingo per niente volgare.