Tra le specie dei rapaci considerate tipiche della Penisola Sorrentina – soprattutto lungo la fascia costiera – va certamente annoverata quella del gheppio.
Si tratta di un rapace – appartenente alla famiglia dei falconidi – di modeste dimensioni (poco più grandi dei piccioni) che nidificano principalmente tra le falesie della penisola.
Abituato a nutrirsi di insetti, lucertole e roditori, questo volatile è dotato di una vista particolarmente aguzza (indispensabile per riuscire ad individuare le piccole prede anche ad altezze significative) , grazie anche alla sua capacità di girare il collo di 180 gradi.
Particolarmente suggestiva, poi, è la loro postura in fase di caccia. Essa, infatti, viene definita dagli appassionati come “posizione dello Spirito Santo”.
Ciò perché, nel puntare le prede, i gheppi sono capaci di restare quasi immobili nell’ aria (mantenendo l’ equilibrio grazie ad impercettibili movimenti delle lunghe ali e della coda) e, dunque, di richiamare alla mente figure di grande significato religioso.
I maschi si distinguono dalle femmine, oltre che per le dimensioni, anche per il colore del piumaggio.
I primi, infatti, presentano la testa e la coda di colore grigio chiaro ed hanno la parte inferiore del ventre quasi interamente bianca.
Le seconde, invece, si riconoscono per il piumaggio più scuro e molto più maculato sul ventre.
Scientificamente conosciuto con il nome di “Falco tinnunculus”, il Gheppio, ad evitare che i suoi nidi possano diventare oggetto degli appetiti degli esemplari di Falco pellegrino (relativamente numerosi in Costiera), studia attentamente le aree da prediligere per il suo insediamento.
Gli esemplari di questa specie di rapaci sono più facilmente visibili nell’ aree di Marina di Crapolla (Massa Lubrense) e della cosiddetta “Malacoccola” (la zona alta fra Sorrento – Sant’ Agnello).