Dal 1992, minerali, meteoriti, fossili preistorici, gemme e perfino uova di dinosauro arricchiscono le sale dell' ente Museale che vede interessata la Fondazione Discepolo. Oltre cinquemila gli esemplari esposti al pubblico.Tra i tanti reperti e l’ infinità di meraviglie che si possono ammirare in Penisola Sorrentina, ci sono anche quelle custodite, a Vico Equense, nel Museo Mineralogico Campano che ha sede in via San Ciro 2 (a pochi passi dalla centralissima Piazza Umberto). La struttura museale è sorta grazie alla istituzione della Fondazione Discepolo, costituita nel 1992 per dar vita ad una sinergia tra Comune di Vico Equense e la famiglia dell’ Ingegnere Pasquale Discepolo che, ne corso degli anni ha dato vita ad una collezione di minerali e fossili davvero eccezionale.
Nel corso di vari decenni, infatti, l’ appassionato è riuscito a mettere insieme circa 5.000 minerali – di varia forma e colori – che appartengono a 1.400 specie diverse e che ora sono esposti al pubblico. La cospicua campionatura offre moltissimi campioni caratterizzati da un significativo stato di cristallizzazione e, dunque, da un aspetto che solo apparentemente non sembra naturale ma dovuto all’ intervento dell’ uomo.
Il Museo è allestito in varie sezioni, tra le quali anche quelle riservate ai minerali Vesuviani, ai fossili, alle gemme e ad aspetti antropologici.
Molte quelle che possono essere considerate come autentiche rarità. Come i lapislazzuli del Monte Somma e gli splendidi cristalli di vesuvianite (alcuni dei quali rinvenuti dopo l’ ultima eruzione del 1944), o come meteoriti e corpi extraterrestri di varia composizione chimica, che sono precipitati sulla Terra in varie epoche. A queste si aggiungono uova di dinosauro, fossili di epoche preistoriche, un modulo di manganese rinvenuto nell’ Oceano Pacifico (a circa 3.000 – 4-000 metri di profondità), alcuni esemplari di minerali fluorescenti che sotto l’ azione della luce ultravioletta assumono colori sgargianti che vanno dal verde al giallo, dall’ azzurro al viola.
Pur essendo di recente istituzione, il Museo si è arricchito nel corso degli anni con svariate “novità”.
Nel 1997, infatti, è stata istituita la sezione paleontologica nella quale spiccano i resti di rettili del Permiano (250 milioni di anni fa), come il “Mesosauro” e il “Notosauro”. Nel mese di marzo del 2001, invece, è stata inaugurata la nuova sezione interamente dedicata alle gemme e nella quale sono esposti anche numerosi esemplari donati dagli architetti Enzo De Felice e Eirene Sbriziolo.
Non deve essere trascurato, infine, il fatto che la Fondazione è un ente morale senza scopo di lucro, tra le cui finalità figurano: la promozione dello studio e la divulgazione delle scienze naturali, fisiche, ambientali, di diffondere la conoscenza e la fruizione delle risorse storiche, artistiche, antropologiche, architettoniche, o in generale, di carattere culturale, presenti o esistite nel territorio di Vico Equense, della Penisola Sorrentina e della Campania. Approfondimenti: I tesori preistorici e le gemme del Museo Mineralogico Campano
Ulteriori dettagli sul Museo possono essere ricavati consultando il sito istituzionale all’ indirizzo: www.museomineralogicocampano.it
Per informazioni sui giorni e gli orari di apertura si può usufruire della seguente linea telefonica: Tel. 081/801.56.68.
Il Museo è raggiungibile anche a piedi dalla stazione della Circumvesuviana di Vico Equense.
Oltre che per la bellezza delle sue spiagge e della vegetazione che la circ... continua
Capace di competere per bellezza e dimensioni con la Reggia di Versailles, ... continua
Una escursione sul magnifico vulcano puo' riservare varie opportunita'; com... continua
A dispetto delle apparenze, si possono ancora visitare bocche vulcaniche at... continua
Per ricevere periodicamente aggiornamenti, notizie ed offerte, iscriviti alla nostra newsletter!
ISCRIVITI
Firmato - 25/02/2018
Le immagini raccontano il passato, il presente ed il futuro di questa bellissima ...
Continua »