Nel magnifico burrone che dista pochi passi dal centro storico di Sorrento, crescono alcune speci di felci considerate rare. A rendere possibile il fenomeno concorrono una serie di fattori quali il tasso di umidita' della zona, l'esposizione solare ed altro ancora.A pochi passi dalla piazza principale di Sorrento si può ammirare il magnifico Vallone dei Mulini che offre un incantevole belvedere grazie al quale affacciarsi su una parte relativamente antica Città del Tasso e, al tempo stesso, di apprezzare alcune particolarità del costone tufaceo ed una suggestiva macchia di verde.Pochi sanno, però, che proprio tra le tante piante che pure rendono affascinante questa insenatura - che fin da epoche remote ha delimitato il centro storico sorrentino – crescono alcune varietà di piante considerate rarissime o quasi scomparse.
Gli studi di alcuni appassionati, infatti, hanno permesso di stabilire che a rendere unica la flora locale, concorre la presenza di una specie di felci (la Phillitis Scolopendrium oltre che la Phillitis vulgaris).A rendere possibile il fenomeno concorrono una serie di fattori quali il tasso di umidità della zona, la quasi totale assenza di ventilazione, l'esposizione solare, la presenza del tufo ed altro ancora.
Sta di fatto che proprio la presenza di questo genere di vegetazione finisce con il generare fantasmagorici giochi. Questi variano secondo l'inclinazione dei raggi solari e conferiscono all’ ambiente un aspetto "leonardesco"
Alcuni specialisti dopo aver individuato queste piante proprio nel Vallone dei Mulini, le hanno descritte ipotizzando che la loro crescita non fosse spontanea: questa tesi, però, è stata smentita dall'esame di alcune stampe prodotte alla fine del XVIII secolo, grazie alle quali è possibile rilevare che si tratta di manifestazioni floreali già presenti da epoche remote.Oltre alle rare specie a queste rare specie di felci, lo stesso Vallone dei Mulini si caratterizza, in ogni caso per la presenza di piante carnivore (anch' esse oggetto di specifici studi), e di folti cespugli di capperi (individuate soprattutto sulle parti più alte del burrone).
Proprio la crescita di questi ultimi esemplari crea qualche perplessità, dal momento che si tratta di specie considerate tipiche luoghi aridi e, dunque, presupporrebbero condizioni generali diverse da quelle considerate ideali per lo sviluppo delle felci.Anche questo fenomeno è oggetto di studio anche se non mancano le difficoltà nel trovare risposte da considerare pienamente esaurienti.
Resta il fatto che al di là di questi aspetti specifici, il Vallone dei Mulini – ancora oggi – è considerato come uno dei più incantevoli scorci della Penisola Sorrentina.
Considerato tra i soggetti ideali per la produzione di stampe e la realizzazione dei dipinti, infatti, la zona grazie alla presenza di una vegetazione quasi incontaminata offre vedute davvero estasianti.
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Firmato - 25/02/2018
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